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Danza contemporanea

Alcuni cenni storici e tecnici dedicati alla danza contemporanea

danza contemporanea

( in foto a destra Elisa Davoli ballerina-coreografa Eidos Danza Reggio Emilia)

Le origini della modern dance

La Danza Contemporanea (o danza moderna) che conosciamo oggi nasce dalla Modern Dance, prodotto del ventesimo secolo che nasce negli Stati Uniti. Mentre in Europa era appena finito il periodo dell’epoca romantica e si entrava in un momento di crisi, dall’altra parte del mondo si iniziava a sentire la necessità di creare una nuova forma di espressione e comunicazione che non fosse il balletto classico. Infatti inizialmente la Modern Dance è stata definita una danza di rivolta contro i modelli imposti dall’estetica e dallo spirito del tempo. Si cercava infatti un modo di danzare che potesse essere personale.

Il simbolo per eccellenza della “danza libera” è Isadora Duncan.

Lei non creò una tecnica o un metodo di danza perchè il suo modo di danzare era spontaneo, personale e difficilmente riproducibile.

LA GRANDE NOVITA’ ERA OSSERVARE LA NATURA

I principi fondamentali della danza libera infatti si basavano sull’osservazione della natura, l’uso dei piedi nudi e di costumi meno strutturati di quelli del balletto (ad esempio delle tuniche leggere), sulla respirazione e sulla necessità di ascoltare gli impulsi interiori.

LA DANZA: UN’ESPRESSIONE DI QUELLO CHE SI E’

A distanza di anni, un’altra figura importantissima nella storia della danza è la geniale iniziatrice di un nuovo periodo creativo: Martha Graham.
Per lei viene coniato il termine “Modern Dance“.

Martha Graham diceva che la danza non serviva a raccontare una storia, ma semplicemente doveva “comunicare l’esperienza attraverso i mezzi dell’azione percepiti dall’azione”.

A differenza di Isadora Duncan, Martha Graham costruisce una nuova tecnica basata sulla RESPIRAZIONE, che è il primo segno di vita dell’essere umano. Da qui crea una nuova serie di movimenti ed esercizi, dove è importantissimo il RAPPORTO CON LA TERRA.

Alla base della tecnica Graham c’è anche la SPIRALE, che parte dal centro del corpo e coinvolge tutta la colonna vertebrale in un movimento di torsione.
Gli esercizi si eseguono a terra, in piedi e nello spazio.

 

Martha-Graham

( in foto Eva Calanni ballerina-coreografa Eidos Danza Reggio Emilia)

danza moderna gesto quotidiano

Ancora oggi la danza moderna-contemporanea continua il suo percorso di evoluzione e rimane un riflesso dell’epoca in cui viviamo. Viene spesso usata come strumento di protesta, espressione di un sentimento di disagio o del lavoro interiore dell’essere umano. I coreografi, infatti, si ispirano non solo alle tecniche della danza ma anche alla musica, alla pittura, alle arti visive, per creare una danza alla ricerca di sé che trova sempre nuovi modi di comunicare con il pubblico.

DANZA CONTEMPORANEA IN EUROPA..

Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale in Germania inizia a sentirsi la necessità di liberarsi dalle abitudini della danza classica per trovare un linguaggio appropriato alla nuova condizione dell’essere umano.
Nonostante la situazione sociopolitica, Mary Wigman usa la danza per esprimere la situazione incerta e tormentata della sua epoca, per lei:

la danza è comunicazione fatta dall’uomo all’umanità in un linguaggio posto al di sopra del quotidiano” .

Per comporre le sue coreografie, partiva dall’improvvisazione per poi guidare il danzatore alla perfezione del gesto.

Molti altri nomi hanno fatto da storia della danza moderna contemporanea, come Kurt Jooss , che fonda la danza con il teatro e afferma che per un ballerino è fondamentale una solida formazione che comprenda lo studio delle tecniche di danza, della coreografia, dell’arte scenica, della scenografia e altre discipline.

Dopo gli anni ’50 ci si accorge che la tecnica accademica poteva completare le esigenze espressive della Modern Dance. Negli Stati Uniti Merce Cunningham elabora una tecnica che attinge sia danza classica che a quella moderna. La sua ricerca ha come oggetto il GESTO QUOTIDIANO.

Usa molto la musica elettronica, infatti collabora col compositore John Cage

danza arch and curve

ARCO E CURVA

A partire dai primi anni del ‘900, in Europa il mondo della danza iniziò a ribellarsi alle rigide regole del balletto classico, alla sua tecnica formale, ai suoi passi standardizzati, ai costumi e alle scarpette con le punte.

La concezione del movimento e dell’uso del corpo fu l’aspetto di maggiore rottura con la tradizione ed è quello che tutt’oggi differenzia la danza classica dalla moderna. Se i ballerini classici devono mostrare le loro abilità e la loro forza fisica ballando sulle punte, eseguendo con grazia e leggerezza piroette e salti che sfidano la gravità mantenendo sempre una postura eretta, al danzatore moderno si chiede di trasmettere emozioni e stati d’animo con tutto il corpo, attraverso movimenti più naturali, fluidi e liberi, creati dall’uso del respiro e dall’articolazione della schiena. La colonna vertebrale, con la sua complessa architettura, ha una sua propria forma espressiva.

danza arch and curve

l’importanza della schiena (Arch and Curve)

Una schiena che si muove come un’onda, passando da una curva a un arco e viceversa, esercita un suo potere evocativo. Avere una colonna vertebrale veramente mobile e articolata richiede uno specifico esercizio. La chiave per liberare la colonna vertebrale è il respiro. Rimanere in apnea o non respirare profondamente porta infatti a irrigidire la schiena.

La Danza Moderna è un genere che racchiude molti diversi stili e tecniche di danza, ma tutti accumunati dall’utilizzo del corpo e degli elementi dello spazio, del tempo e dell’energia in contrapposizione al balletto classico. Le prime scuole di movimento si formarono tra gli anni ’20 e gli anni ’40

contraction and release
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( in foto una danzatrici allieve Eidos Danza Reggio Emilia)

contraction

Martha Graham ha codificato questo movimento osservando la contrazione come manifestazione fisica del dolore e del tormento interiore. La contrazione (contraction) è poi diventata un punto fermo della danza moderna, che, rivisitato e ridefinito, ha ispirato molti coreografi successivi.

La contrazione inizia dal bacino e risale lungo l’intera colonna vertebrale, allungando lo spazio tra una vertebra e l’altra, fino alla nuca e alla testa, che rimangono in linea con la colonna.

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